La Costiera non è solo da guardare. E’ un luogo da assaporare, annusare e gustare, così come la sua mozzarella, inimitabile formaggio fresco, tipico della zona.

La mozzarella è un latticino pregiato, alimento tipico del bacino del Mediterraneo, che ha ottenuto il marchio D.O.P.  (non si può produrre altrove, con ingredienti non del posto o con metodi differenti) ed è tutelato in tutte le fasi della produzione.

Il termine mozzarella deriva da “mozzare”, che consiste nel taglio manuale della pasta filata, effettuato con indice e pollice (“mozzatura”) dai casari, per essere poi modellata nelle sue forme caratteristiche. Attualmente, in Italia, la mozzarella viene prodotta in gran parte in quattro regioni del Sud: Lazio, Molise, Puglia e Campania, dove si concentra il 90% degli allevamenti.

La Mozzarella di Bufala Campana d.o.p. è un alimento composto soltanto da prodotti naturali (latte, sale, caglio), non contiene alcun conservante e per gustarla al meglio deve essere sempre immersa nel suo liquido (siero di conservazione). Ciò consente di prolungare la durata del prodotto, assicurandone una corretta conservazione. Per assaporarne tutta la fragranza, si consiglia di conservare la mozzarella a temperatura ambiente fino a 4-5 giorni e di consumarla non oltre quattro giorni dalla data di produzione;

Non esporre mai la mozzarella al sole diretto e non conservarla mai in frigorifero, nè in congelatore (…un sacrilegio!)

Dopo il terzo giorno,  se non ancora consumata,  la mozzarella deve essere immersa in acqua calda (35°-40°) per circa otto-dieci minuti prima del consumo. Se non riuscite a consumarla entro 4 giorni, usatela soltanto per cucinare, avendo cura di farla prima sgocciolare.

La mozzarella dopo essere stata tagliata, in genere va consumata tutta! A parte offendere la tavola, la stessa non andrebbe rimessa nel liquido di governo, poichè perderebbe di consistenza e sapore.

Il mio consiglio:  Da noi le mozzarelle, dopo essere uscite dal caseificio di fiducia (ah dimenticavo! qui ognuno ha il suoi caseificio di riferimento e la domenica, portare le mozzarelle a pranzo è sacrosanto quanto le pastarelle), fanno fatica ad arrivare alla sera e in genere si consumano quando sono ancora “calde”. Lo so, è difficile da comprendere, ma è così e vi assicuro che il gusto è portentoso. Ho una “lista segreta” di caseifici dove poter degustare e comprare prodotti immangiabili altrove che presto condividerò con voi…                                                                                                               

La “Zizzona di Battipaglia”

Un discorso a parte merita la Zizzona di Battipaglia. Sinuosa, sensuale e florida, e’ lei la regina indiscussa delle femmine mediterranee…

Imbarazzante stare con lei a tavola, in tutta la sua candida magnificenza e burrosita’. Capezzolo turgido, evocatrice di pensieri lussuriosi… sconcertante quanta provocante sessualità esplode dalla Zizzona di Battipaglia, subliminale richiamo ad un seno prosperoso, bianco, lucente alla vista e gradevolmente fibroso al tatto. Basta solo assaggiarla e il siero contenuto al suo interno, ti scoppia in bocca, inondando ogni singola papilla gustativa, lasciandoti frastornato e inebriato da cotanta goduria….

La Zizzona di Battipaglia è tutto questo. Una variante della Mozzarella di Latte di Bufala, la cui forma particolare viene fuori da una mozzatura artigianale. Il peso varia da 1 a 15 kg.

Chiamata così per le generose dimensioni e la cospicua quantità di latte che sgorga al taglio, la Zizzona è oggi un prodotto tipico particolarmente apprezzato per il gusto e per le sue dimensioni. E’ prodotta nell’omonima città campana, Battipaglia, situata in provincia di Salerno.

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